La scuola di Bellaria Igea Marina: problematiche e prospettive.

Il tema della scuola riveste un’importanza strategica nell’ambito della città. Coinvolge migliaia di persone tra alunni, genitori, insegnanti e personale scolastico. A Bellaria Igea Marina sono presenti due Istituti scolastici comprensivi: Bellaria “Panzini” e Igea. L’ Istituto di Bellaria ha un suo dirigente, mentre quello di Igea è amministrato da una reggente essendo titolare in un altro Istituto.
L’ analisi che proponiamo non vuole,  né può esserlo in questo momento,  esaustiva nel mettere in luce le criticità e le proposte, perché sarebbe auspicabile che questo avvenisse attraverso il coinvolgimento in primo luogo dei cittadini, ai quali si richiede un contributo di idee, progetti fattivi e concreti. Gli Enti e le Associazioni a tutti i livelli potrebbero dare il loro parere. Questo sarà possibile quando finalmente nella nostra città si aprirà un confronto serio sulle prospettive future della scuola.
Gli edifici scolastici attuali risalgono agli anni sessanta e settanta, le Medie Panzini sono del 1972 è una scuola ampia e spaziosa, costruita a regola d’arte e grazie  a questa lungimiranza , la nostra scuola ha potuto accogliere il notevole aumento della popolazione scolastica dovuto, in particolare, dai primi anni ’90, al fenomeno immigratorio. Gli stranieri hanno popolato le nostre aule con ragazzi provenienti soprattutto da Albania, Romania e Nord Africa. Quale sarebbe stato il grado di accoglienza senza questa “ vista lunga” che le passate Amministrazioni di Centro-sinistra hanno avuto ? Lo stesso lo si può affermare per la Scuola primaria “ Ferrarin” dove la costruzione del plesso ha visto applicate le indicazioni di ordine didattico ed educativo che ogni edificio scolastico dovrebbe avere. Oltre ad essere dotato di ampie aule è inserito in un vasto parco con un campo sportivo polivalente e una grande palestra. L’atrio era dotato di un anfiteatro particolarmente adatto per rappresentazioni teatrali e attività motorie, ma che è stato chiuso negli ultimi anni per ampliare la mensa a detrimento di questo spazio dal punto di vista funzionale ed estetico. Perché non si è realizzato un altro ambiente da utilizzare in modo più congruo come mensa?

Le nostre scuole primarie non sono dotate di palestra, tranne la Ferrarin e la Manzi, pensiamo che tale mancanza vada risolta attraverso una progettualità a medio termine. Gli alunni devono essere trasportati al Palazzetto dello sport per svolgere le attività motorie, con inevitabili disagi per bambini e insegnanti. Perché, dunque, non investire in opere strutturali come la costruzione di palestre, a beneficio della collettività? E i soldi? Perché non attingere, in parte, da quanto ricavato dalla vendita delle azioni Hera per la costruzione delle palestre o attingere da Fondi europei e statali? Avremo così qualcosa di strutturale anche per le future generazioni, senza limitarsi a una semplice manutenzione ordinaria. A titolo di esempio citiamo l’ intervento del Comune di Gatteo, che ha iniziato la costruzione della nuova scuola dell’infanzia e primaria di Gatteo Mare per un costo di 3 milioni e 200mila euro e che sarà pronta per l’ anno scolastico 2017-18. Nulla invece è cambiato per quanto riguarda l’edilizia scolastica nel nostro Comune. L’annunciato polo scolastico a Bordonchio non è stato realizzato e lo sdoppiamento dell’Istituto Comprensivo non ha apportato sostanziali miglioramenti. La scuola Tre Ponti attraversa una situazione critica con più di 200 alunni con 10 classi e la richiesta, approvata dal Consiglio di Istituto, per evitare il sovraffollamento, di ospitare le quinte nelle aule della Panzini.

Cosa fare? La necessità di rendere le nostre scuole sempre più funzionali ed accoglienti, si può superare solo dando inizio a una reale politica di investimenti nell’edilizia scolastica. La costruzione di un “ Nido” presso la Ferrarin, non risulta essere significativo a fronte della chiusura del “ Belli” di Igea. Data la situazione “al palo “ della nostra edilizia scolastica, dovremmo puntare decisamente alla costruzione di un nuovo Polo scolastico, la cui collocazione ad Igea-Bordonchio appare idonea; o dare corso ad un ampliamento della Ferrarin come in passato era stato progettato. Per quanto riguarda i finanziamenti, non appare necessaria la dismissione della Scuola primaria Manzi di Igea che andrebbe piuttosto meglio utilizzata non essendo occupati alcuni spazi del plesso stesso. Inoltre costituisce per la sua collocazione nei pressi del mare, un edificio di pregio che non va dismesso ma piuttosto riqualificato.

I fondi governativi denominati “Scuole nuove” potrebbero costituire la fonte privilegiata di finanziamento per la costruzione di un nuovo Polo scolastico. Un Ufficio per Fondi europei potrebbe attivarsi per intercettare tutte quelle risorse finanziarie comunitarie finalizzate ai sistemi educativi. La progettazione europea è uno strumento strategico perché offre occasioni di conoscenza e buone pratiche elementi fondamentali per la crescita anche culturale di una città.

Stefano Balestri

 

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