LA MONTAGNA PARTORIENTE

Torniamo sul tema del “nuovo lungomare”. Nei giorni scorsi dopo l’articolo di Ottopagine in redazione abbiamo ricevuto alcune mail preoccupate sui tempi finali dell’opera e sul fatto che ogni privato, sia lato mare che lato monte, si muova per conto proprio. Forse quelle mail hanno ragione. Ci sono cose infatti che ancora non quadrano.

Caro Filippo, dispiace dirlo, ma se continua così la cenerentola della Riviera sarà sempre più Bellaria Igea Marina. Vediamo perché:

  • si iniziano i lavori, se va bene, nel febbraio del 2021 realizzando solo 200 metri;
  • sempre, se va tutto bene, il novello waterfront toccherà via Italia nell’estate 2023, ma è più probabile, visto l’andazzo, che sia nella stagione 2024 (magari prima del voto…);
  • in via Abbazia, nonostante lo strombazzamento, non si arriverà mai perché non essendoci su quel tratto il demanio comunale, si dovrebbero espropriare aree private o ridurre le concessioni agli operatori; chi lo fa? Sta giunta di poco coraggio e di tante incompetenze? Ma dai?
  • non esiste tuttora nessuna azione seria dell’amministrazione in grado di orientare l’attività degli operatori verso discreti livelli di qualità degli stabilimenti balneari e dei chioschi bar, ognuno per se e la provvidenza per tutti.

Dunque, piano e male!

“La montagna stava partorendo; gemeva e lanciava grida immani, e sulla terra c’era grandissima attesa. Ma quella partorì un topolino.”

Fedro (Favole, IV, 23)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.