Senza parole, troppa ipocrisia!

Siamo rimasti senza parole leggere ieri il comunicato contro l’assessore regionale Mezzetti, a firma dei capigruppo di maggioranza, (Adele Ceccarelli  FI, Ivan Monticelli UDC, Gianluca Medri OC e Alessandro Berardi NCD), reo di aver denunciato che il monumento dedicato alla Resistenza, dal titolo Passato Presente, per volontà dell’amministrazione di centrodestra, dopo essere stato smontato, non sarà ricollocato in nessuna parte del territorio cittadino. L’assessore denunciava “uno sfregio ai caduti che si ripete un’altra volta”, ricordando che i simboli della nostra storia “superano i confini di campanile” e che quel monumento “è tutelato dell’Istituto regionale dei beni culturali”.

I gruppi di maggioranza, novelli untorelli, si sono ribellati. E il loro ardito comunicato tuonava all’incirca così: “ma come si permette quel post-comunista di Mezzetti di fare critiche? Qui c’è la democrazia! E’ proprio vero che i comunisti dopo aver cercato di abbeverare i cavalli cosacchi in piazza S. Pietro continuano ad avere l’allergia dei processi democratici. Ma come vi permettete, voi critici? C’è stato un limpido percorso seguito dall’amministrazione, con una consultazione che ha visto la maggioranza dei consigli di quartiere e delle associazioni di categoria esprimersi in maniera contraria alla ricollocazione”.

Infine, un ultimo impeto sgorgava dalla volitiva pronuncia dei gruppi di centrodestra (testuale): “la maggioranza dei cittadini non gradiva il manufatto.”

Come si fa ad essere così ipocriti? E perché quando non si hanno parole intelligenti ci si aggrappa sempre ai comunisti e alla democrazia violata?

Cerchiamo di essere seri per favore! La maggioranza dei cittadini in questo caso non c’è e non c’entra nulla. I consigli di quartiere contano meno di zero perché non hanno nessun potere e soprattutto perché sono stati eletti con cifre ridicole (meno del 10% della popolazione), nel disinteresse generale e nella solitudine delle poche assemblee convocate. I consigli di quartiere sono diventati una triste cassa di risonanza delle scelte della giunta Ceccarelli.

Non parliamo poi delle associazioni di categoria. Tutti sanno come funziona il rapporto fra Confcommercio, associazione bagnini, associazione albergatori e Comune. Qualche problemino c’è, e ce lo porremmo seriamente se fossimo un operatore socio.

Purtroppo l’ipocrisia di questa amministrazione comunale che si nasconde dietro a sigle amiche e a volontà democratiche inesistenti sta diventando una costante. Manca il coraggio di assumersi direttamente la responsabilità delle scelte. Forse perché, fra le altre cose, la coesione attorno al sindaco è sempre più fragile.

Vogliamo ricordare che nel 1975 il consiglio comunale all’unanimità, a seguito di un concorso nazionale, approvava l’opera del Maestro Luigi Poiaghi intitolata “Passato Presente” in quantoEsaltazione dei valori, della lotta e dei sacrifici sostenuti per l’indipendenza e la liberazione del nostro paese”.

A questo punto, vista la commedia in atto, abbiamo il fondato timore che per il centrodestra sia proprio il richiamo alla “lotta per l’indipendenza e la liberazione del nostro paese” a impedire al monumento di trovare un posto adeguato nel territorio comunale. Come diceva Lucrezio: eripitur persona, manet res (si strappa la maschera, rimane la realtà).

Diogene

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