Lungomare: poca passione e timidi passi

Ieri sera c’è stato l’incontro al Palazzo del turismo sul progetto di prolungamento del lungomare da piazzale Kennedy alla Cagnona (via Abbazia). Una serata purtroppo stanca, non all’altezza del progetto e della sfida che si vorrebbe intraprendere. Il sindaco Giorgetti ha parlato di grande occasione, di carta importante per innovare l’offerta turistica di Bellaria Igea Marina; i tecnici progettisti hanno presentato le soluzioni che dovrebbero dare alla nostra spiaggia una nuova “promenade”, una lunga piazza orizzontale ricca di funzioni turistiche e urbane.

La partecipazione è stata scarsa rispetto all’importanza del tema, dal pubblico qualche domanda, nessun intervento approfondito, c’è sembrato in generale di cogliere poca passione, come se fossimo ormai una città stanca, disincantata, disillusa.

Però il sindaco alla fine ha ricordato la cena alla fornace e il torneo di calcetto al parco Pironi, oltre all’apertura del centro dedicato alle famiglie, per rafforzare il senso di comunità di noi tutti!

Insomma abbiamo paura che la moscia serata sia lo specchio di molta incertezza, di confusione e dunque di una partenza allo sbaraglio. Del tipo: partiamo, facciamone un pezzo e poi vedremo, sperando di farcela. Vorremmo sbagliarci ma l’impressione era questa. Infatti si parte con i lavori, se va bene, a inizio gennaio 2021 per fare 200 metri di “waterfront”, poi un altro pezzettino nel 2022, infine l’ultimo stralcio Cagnona, sempre se va bene, nel 2023. Il comune spende i suoi soldi (e della Regione) sull’area di competenza e i privati poi, frontisti e bagnini, faranno la loro. C’è un vecchio piano dell’arenile del 2014, questo sarà la guida.

E questo è. Questa l’aria che tira. Abbiamo fra le mani, finalmente, un intervento che potrebbe spostare in avanti la nostra qualità urbana e turistica, ma manca lo sforzo collettivo lasciando alla buona (o cattiva) volontà dei confinanti di adeguarsi.

Manca la cultura turistica, manca la voglia di essere primi attori dell’ospitalità. Manca una giunta che sia all’altezza dei compiti difficili che abbiamo davanti. Per fortuna c’è la cena alla fornace, andremo tutti a bere del sangiovese.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.