Dice Eraclito “che tutto si muove e nulla sta fermo“. L’affermazione è un principio valido per il mondo intero ma non per Bellaria Igea Marina. L’altro giorno abbiamo letto della venuta dell’assessore regionale Corsini nel nostro comune, invitato dall’Amministrazione. Si è parlato per la centesima volta del problema dei passaggi a livello. Di questi, a Bellaria ce ne sono ben 5 in meno di due kilometri (record nazionale) che separano, d’estate, il cuore della città dal mare, bloccando ogni mezz’ora circa la mobilità di mezzi vari e di pedoni. E’ un continuo stop and go che crea disagi enormi, caos, inquinamento e spesso incidenti di evidente gravità. Da tempo che se ne parla ma nulla si muove. Anzi, peggio. Rimangono i lamenti sterili della fantomatica associazione “Ferro…via” che da trent’anni, come se il mondo fosse sempre uguale, vuole spostare o cancellare la ferrovia. Il Comune non sa che pesce prendere, impotente e senza idee. Si naviga nel grigiore dei comunicati stampa. Tutto fermo, nulla si muove. I problemi rimangono e la città invecchia, bloccata nella camicia di forza del suo immobilismo.
Per caso, abbiamo mai pensato a sottopassi pedonali seri (non come quello strozzato di via Perugia) “forando”, con l’uso di moderne tecnologie, la ferrovia? E, sempre per caso, non sarebbe ora, anno 2020, di progettare una “città giardino” pedonalizzando la fascia preziosa di territorio che, sia a Bellaria che a Igea, va dalla ferrovia al mare?
Vogliamo provare a scrivere con intelligenza e passione il futuro della nostra fortunata località turistica che vive di mare?
Difficile? Può darsi. Ma, per carità, come ci insegna la telenovela dei passaggi a livello, smettiamo di rimanere fermi.