Il declino turistico non può essere il nostro destino

Ci sarà un perché al declino turistico di Bellaria Igea Marina, unico fra i comuni della Costa a registrare un calo sensibile di pernottamenti nei primi 5 mesi del 2018. Non può essere colpa del fato o della sfortuna. Tutte le altre località, Cattolica, Misano, Riccione, Rimini, vanno molto bene con un aumento medio di turisti che supera il 5% rispetto lo scorso anno; solo il nostro comune segna un meno del 12,1% degli arrivi e un meno del 8,1% delle presenze. Ci sarà un perché, appunto. Proviamo a guardarci bene negli occhi e dire le cose come stanno.

Perdiamo punti perché la città è senza un guida. Troppe dichiarazioni e pochi fatti, e soprattutto fatti negativi.

Partiamo dalle politiche turistiche, non si è voluto applicare la tassa di soggiorno perché doveva essere un vantaggio competitivo rispetto agli altri comuni e invece perdiamo presenze, l’unica cosa vera è che senza risorse non si fanno investimenti e promozione, si resta indietro e si perdono posizioni, sempre di più ultimi.

Per oltre cinque anni si è sbandierato l’obbligo dei bandi per la spiaggia creando solo confusione e facendo crescere incertezza, spese inutili per abbattimenti altrettanto inutili, denunce, polemiche, proclami stupidi dell’amministrazione con in testa il sindaco. Il risultato finale è che nulla si è mosso. Tutto è fermo. Abbiamo la spiaggia peggio attrezzata di tutta la Riviera. Sempre uguale da decenni, anzi, peggio: nel tratto che va da piazzale Kennedy a via Italia da oltre cinquant’anni si ripropongono le stesse scolorite immagini e gli stessi modesti servizi. Ci sono passati avanti anche gli amici di San Mauro Mare con degli stabilimenti totalmente rinnovati.

La darsena è stata cancellata. Sul porto ci si è svenati per un semplice arredo, poco bello, che proprio non c’entra nulla con una città marinara che deve scommettere sul mare e non su capannine deserte per fantomatici ristoratori, nell’illusione di scimmiottare Cesenatico.

La viabilità è rimasta quella di vent’anni fa. Peggio, si è tornati al doppio senso su via Panzini e a far parcheggiare i Suv nel cuore dell’Isola dei Platani.

– Il centro pedonale, lo straordinario viale Paolo Guidi, ogni anno che passa è violentato da mostre di ogni tipo, dal disordine, da luci da Luna Park, dal piccolo ma diffuso degrado degli arredi.

Si è costruito un inutile Mercato Ittico, ridotto a semplice pescheria, e ora fallito. Pregiudicando una zona strategica, sul porto, che doveva avere ben altre funzioni pubbliche. Su tutto la ciliegina dell’abbattimento dei caratteristici banchi dei pescatori, effettuato con una protervia e arroganza che mai si erano registrate nelle vicende pubbliche del nostro comune.

Dov’è l’ammodernamento di Igea? Tutto si è risolto con l’ordinario rifacimento del marciapiede di viale Pinzon? E ancora: dov’è la casa di riposo prevista da anni a Bordonchio? Dove sono i progetti innovativi per la zona colonie?

Potremmo continuare con l’elenco di quelle che noi riteniamo gravi insufficienze esaminando la vita dei quartieri, la situazione della scuola e quella pesante che si registra negli uffici comunali, lasciati spesso soli senza punti di riferimenti da parte di coloro che governano. Ma non occorre, il quadro è già abbastanza grigio.

Su tutto ciò poi rimane un difetto di fondo che questo sindaco si porta dietro, ovvero, la mancanza di visione di lungo periodo, il non avere idee su cosa debba essere Bellaria Igea Marina nei prossimi vent’anni. Cosa saremo? Una località di doppie case, di camere in affitto stagionale, di un numero sempre maggiore di B&B, oppure, all’opposto, una cittadina che sappia offrire nuove forme di accoglienza basate sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità dei servizi turistici, sulla “forza” e bellezza del suo mare?

Un cambiamento è necessario. Il declino di Bellaria Igea Marina si può sconfiggere. Cercasi nuovo sindaco. Urge.

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