Turismo del Gambero

Quando le cose non vanno bene per la Città siamo ovviamente dispiaciuti ma, nostro malgrado, abbiamo il compito e dovere di spronare l’ Amministrazione comunale a fare meglio.

Oggi sono stati divulgati i dati turistici dei primi quattro mesi dell’anno che vedono comuni come Riccione, Rimini e Cattolica con un netto segno positivo di crescita mentre a Bellaria Igea Marina si registra un calo del 24% degli arrivi (35.134 in totale) e del 20,2% delle presenze (90.863) rispetto allo scorso anno.

Numeri che fanno riflettere, considerando la bella stagione, la Pasqua, il ponte del 25 aprile, le fiere e i congressi che occupano la prima metà dell’anno.

Bellaria Igea Marina sembra essere una meta sempre meno interessante e attrattiva. L’alibi della crisi economica che ha investito i turisti italiani ed europei deve essere abbandonato considerando i dati di crescita di tutte le località romagnole.

Occorre capire cosa è avvenuto ed agire di conseguenza.

Il prodotto balneare è maturo già da qualche anno, chi decide di trascorrere le proprie vacanze in Riviera chiede, non solo e non più spiaggia, ombrellone e lettino ma cerca giustamente un’offerta più completa. Una città bella, strutture alberghiere all’altezza, eventi, in poche parole un luogo che sappia accogliere i tanti “turismi” e li faccia stare bene.

Da tempo abbiamo detto che le politiche turistiche della città sono ferme e vanno ripensate.

E’ ferma la riqualificazione urbana, la spiaggia, le politiche culturali e di valorizzazione del territorio. Ma non solo!

Il modello di promozione, gli eventi, il rapporto pubblico e privato che erano la struttura portante della nostra economia sono rimasti indietro di anni. Oggi, in un mercato in continuo movimento come quello turistico non basta più fermarsi all’ordinario, non è sufficiente promuovere il territorio con qualche ‘comparsata’ a Colmar o alla fiera dei cicloturisti a Strasburgo. Oggi basta un click per prenotare una vacanza e un volo aereo e di conseguenza ci si deve adeguare al mondo che cambia.

Mentre tutto va veloce e cambia, noi rimaniamo fermi alle scelte e ai contenuti degli anni Ottanta e Novanta che da soli non bastano più. Da qui due domande alla Marzullo sorgono spontanee: siamo sicuri che il modello Verdeblù al quale viene affidata la promozione della Città funzioni ancora? Siamo sicuri che sia sufficiente un po’ di cipria come la modesta sistemazione urbana del porto per stare al passo di una domanda turistica sempre più esigente?

A noi non sembra affatto. La città avrebbe bisogno di uno scatto ulteriore e di investimenti seri in promozione e commercializzazione del prodotto che non passano certo dai finanziamenti dati a qualche sagra o mercatino di quartiere.

Infine è utile ricordare a Ceccarelli e soci che non basta non introdurre l’imposta di soggiorno, alzando la pressione tributaria su tutti i cittadini, per avere più turisti. Occorrono idee, innovazione urbana, politiche turistiche che rinnovino il rapporto pubblico e privato sul versante della qualità e dell’innovazione. Ma forse chiediamo troppo per chi, come direbbe Guccini, non può capire se non ha capito già. Speriamo almeno nelle belle giornate. Buona estate!

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